Parrocchie di via San Vitale

Plantaverunt Ecclesiam Sanguine Suo

Alfredo Trombetti: un saluto fraterno da Padre Graziano

Un affettuoso ricordo di Alfredo indirizzatoci da

Padre Graciano Castellari – Comboniano

 

Carissimi della famiglia di Alfredo, 

                  della Parrocchia di S. Vitale e a tutti che hanno collaborato con Lui a rendere questo mondo più bello, più allegro e più buono. 

Perché Alfredo è stato un maestro di impegno cristiano e di relazioni sociali. 

Come tutti voi, anch’io ho il cuore pieno di tanti ricordi. Il primo e più grande è quello del mio arrivo in città e a S. Vitale. Ero un povero montanarello che la guerra aveva repentinamente portato in città. Alfredo mi scoprì subito e trovai in lui il primo amico. E quella amicizia si prolungò nella nostra crescita in S. Vitale e poi per tutta la vita.

Un piccolo esempio di amicizia vera che non ho mai dimenticato. Molte sere ci ritrovavamo alla Messa e nella saletta del ping pong in Parrocchia. Poi uscivamo assieme. Lui viveva in Via S. Vitale, io in via Begato. Avevamo tanto da raccontarci che ci dispiaceva lasciarci. Così lui accompagnava me a casa e io …..lo riaccompagnavo in Via S. Vitale. Ci capitò varie volte di rifare questo cammino più volte, prima di entrare in casa. 

      Anche quando entrai in seminario a Villa Revedin, venne più volte a raccontarmi di S. Vitale e della sua vita, dei suoi studi. Alla mia partenza per il Mozambico, ci separammo per lunghi anni, ma sempre trovai la sua porta aperta e accogliente. Ci invitava, me e il parroco, a pranzo per passare alcune ore a raccontarcela, dopo un buon pranzetto e in compagnia della sua sposa e dei figli. Si interessava della vita dei popoli che avevo incontrato, del loro sviluppo cristiano e sociale, era un riallacciarsi di due mondi distanti e interessanti. Mi raccontava anche delle sue preoccupazioni nella scuola che amava, nell’editoria che curava con rigore, di S. Vitale che continuava la sua vita.

Poi seppi che cambiava casa. Non mi meravigliai perché nelle ultime volte facevo anch’io difficoltà in quella bella scalinata.

Non ne seppi più nulla. Ed ora sento che ci ha preceduti nella Casa del Padre.

Naturalmente lo sentiamo, perché la nostra fede non arriva ad aprirci a quella grande ed eterna Assemblea preparata per noi. Ma ci crediamo. E ci piace pensarlo in quel Regno, continuamente allegro e attivo come lo era qui tra noi, capace  ancor più di amare.

La mia infermità che ancora mi trattiene qui in Italia, non mi permette di arrivare a S. Vitale. Ma mercoledì 26 novembre sarò presente anch’io, per ringraziare Dio per il grande dono che ci ha fatto regalandoci Alfredo e per pregare per tutti noi che siamo ancora in cammino.

Sono vicino alla signora Pia, ai figli e parenti tutti, uniti in quell’amicizia che sempre Alfredo ci ha insegnato e anche uniti in quella bella comunità Parrocchiale, anche quella Dono di Dio

                            sempre vostro   Pe. Graciano

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