Il cap.25 (vv. 31-46 ) del Vangelo di Matteo può ben essere considerato a fondamento dell’iniziativa che, in Parrocchia, si intende avviare e gestire.
Stiamo costituendo un Gruppo (…una decina di persone, ben disposte e preparate, potrebbe rappresentare una “massa critica” adeguata…) che si renda disponibile e quindi responsabile per un aiuto concreto a quanti si trovino in situazioni di particolare disagio dovute a problemi di età e/o malattie diverse.
Per “aiuto concreto” non intendiamo interventi sul piano economico-finanziario che, pur importanti e anche necessari in certe situazioni, sono e devono rimanere specifici nel contesto di altri canali.
La presenza e la missione dei membri del costituendo Gruppo deve avere una sola ma chiara finalità: impostare e intrattenere una relazione affettuosa, mirata e non “standard”, con chi è sofferente, emarginato e sostanzialmente “diverso” per motivi di salute, di anzianità o per altre cause.
Lo scopo principale è di farli sentire vivi, preziosi ed importanti nel territorio della Parrocchia, perchè non si sentano abbandonati a loro stessi o solo ai componenti del proprio nucleo famigliare.
L’ arma potente del Gruppo sarà dunque l’Amore, cristianamente inteso, in tutte le diverse e possibili modalità,
Concludendo, per ora, ci appelliamo a voi lettori e parrocchiani, perchè abbiamo bisogno di adesioni per questo progetto (…che dovrebbe essere operativo ad autunno inoltrato…) e, come prima cosa, invitiamo i potenziali interessati a leggere, con attenzione il cap. 25, (31-46) del vangelo di Matteo.
Le persone cui riferirsi, in Parrocchia, sono (oltre a don Giulio e al diacono Gigi Rossi), Elios Zaupa, Angela Lesca, Maria Elisa Basevi e Bianca Baldazzi.